26 agosto 2020

RECENSIONE "La Musa" di Raine Miller


TRAMA:
E se la verità su un famoso dipinto non fosse quella che era stata raccontata? E se quella non fosse nemmeno l’opera originale e un dipinto diverso ne avesse ispirato la creazione? La storia di un dipinto... La motivazione dietro l’opera Avvampante giugno, il capolavoro del pittore romantico Lord Frederic Leighton: una donna che dorme su una sedia. Una bellezza inquietante, una fonte di ispirazione avvolta nel mistero dei tempi antichi.

1812...
Gravato dai propri scheletri di famiglia e da sensi di colpa angosciosi, Graham Everley, riluttante Lord Rothvale, ritorna da un lungo soggiorno in Irlanda per occuparsi degli incarichi che lo attendono in Inghilterra. L’ultima cosa che immagina di trovare ad attenderlo è il suo destino: Imogene Byron-Cole, una ragazza tanto adorabile quanto perseguitata da un tragico passato. Graham non riesce a staccarsi da lei, e così la sposa, nonostante una serie sempre più intricata di problemi che minacciano di distruggere le basi stesse della sua intera esistenza.
Graham e Imogene iniziano il loro viaggio insieme, esprimendo il loro amore attraverso una serie di ritratti. L’arte li cattura del tutto e alla fine diventa la loro salvezza, poiché li aiuta a superare il profondo dolore della perdita, ispirando un capolavoro.


RECENSIONE:
Oggi vi parlo di un romanzo storico edito Hope Edizioni: “La musa”, primo volume della serie “L'eredità di Rothvale” di Raine Miller.

È il lontano 1812 quando, nel Kent, Imogene Byron-Cole incontra Graham Everley, lord Rothvale. Tra i due è subito amore a prima vista e, nonostante le rigide regole sulle convenzioni sociali, riescono comunque a passare del tempo insieme per conversare, danzare e conoscersi; finché decidono di sposarsi.

“Ricordo con chiarezza quel momento. Il cuore mi doleva quando vi ho visto per la prima volta. Ma invece di uccidermi, mi ha risvegliato.”

Graham, sin dal primissimo istante in cui i suoi occhi si posano su Imogene, si sente del tutto perso; tutto ciò a cui riesce a pensare, sognare e vedere, è lei.
Lui è un personaggio dall'animo generoso, onorevole, un gentiluomo.
Imogene è una ragazza intelligente e forte. Chiunque le stia attorno non può fare a meno di rimanere ammaliato da lei, di ammirarla per la sua dolcezza e bellezza, ma soprattutto per il suo essere sempre all'altezza di ogni situazione.
Il loro amore sembra essere sempre più forte e il loro matrimonio sempre più felice, ma ombre dal passato di Graham rischiano di stravolgere la loro unione e la loro complicità. E se poi anche il destino ci mette lo zampino, il dolore è dietro l'angolo.
I nostri protagonisti finiranno per perdersi, ma riusciranno a ritrovarsi?
“La musa” è un romanzo dalle mille emozioni: amore, forza, coraggio e perdita sono tutte sensazioni palpabili in ogni pagina.
L'autrice, che è la voce narrante, con il suo stile scorrevole e dettagliato ha creato una storia intensa e avvolgente.
Sin dal prologo, in cui si fa accenno ad un ritratto di Imogene, si rimane affascinati dai personaggi, dai luoghi descritti e dagli eventi narrati che non sono mai banali o scontati.
Uno degli elementi principali che caratterizzano il romanzo è l'arte; infatti, Graham ama i dipinti, in particolar modo i ritratti, tanto da commissionarne alcuni al suo amico artista, Mallerton.
Come ormai sapete, io adoro i romanzi storici; perciò, se anche voi amate questo genere, vi consiglio la lettura di questa storia. 
Imogene e Graham, con la loro passione e il loro magnetismo, vi faranno sognare.

“Je t'aime aujourd'hui plus que j'ai fait hier et je t'aimerai demain plus que je fais en ce moment.”
[Vi amo oggi più di ieri, e domani vi amerò ancora più di quanto non faccia ora.]

Buona lettura!

Il mio voto è 4 stelle.

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