Paolo e Isabella si conoscono a una festa, durante una calda serata estiva in cui tutto sembra magico e incantato. I due si piacciono subito, il feeling è innegabile.
Sono giovani e spensierati, hanno un’età in cui si è pieni di aspettative per il futuro, in cui tutto sembra roseo e positivo.
I due ragazzi iniziano a frequentarsi con assiduità; non si tratta di un fugace flirt estivo, come molti potrebbero pensare, ma di vero amore.
Tant’è che decidono di andare a vivere insieme in un piccolo appartamento che, nonostante sia un po’ scomodo, diventa il loro nido d’amore, testimone del forte legame che unisce la giovane coppia.
La quotidianità è così calda e rassicurante che Paolo e Isabella, dopo due anni, pensano sia arrivato il momento: si sposano con una cerimonia bellissima, in cui le famiglie, riunite, celebrano l’amore puro di questi ragazzi tanto solari e positivi.
Il fatidico sì arriva sotto gli occhi di amici e parenti e si carica di emozioni forti e indimenticabili.
A coronare il sogno d’amore, dopo un po’ di tempo, è l’arrivo delle gemelline Sara e Lisa. Sembra un quadro perfetto, un idillio destinato a durare per sempre, una di quelle storie d’altri tempi, che iniziano con il fantomatico “C’era una volta” e che dovrebbero finire con “E vissero felici e contenti”.
Fino a quando Isabella non riceve una telefonata: Paolo è in ospedale a causa di un malore.
Questo breve romanzo racconta, con una semplicità narrativa che punta al cuore del lettore, una storia che è vita.
Racconta qualcosa di tangibile e per nulla “romanzato”, affrontando una tematica difficile: quella della malattia e del lutto.
Perché, che ci piaccia o no, la vita è in grado di portarci verso le più elevate vette di gioia, così come di farci sprofondare in abissi di dolore e devastazione.
Come tutto il racconto, anche l’episodio della malattia viene narrato con estremo garbo, cui però non manca mai il pathos e il coinvolgimento inevitabile che il lettore sentirà sulla sua pelle, dopo essere entrato nel cuore e nei pensieri della dolce Isabella.
Questa è la storia di un cupo dolore, ma anche di una rinascita. Isabella ci guiderà, infatti, con disarmante naturalezza, verso un percorso di accettazione; la donna sarà capace di elaborare il lutto e trasformare la rabbia e il rimpianto in amore puro, anche grazie all’aiuto di una bravissima psicologa.
Ma come il titolo suggerisce, con la rapidità di fulmine, la vita di Isabella avrà una nuova – piacevole – svolta.
Un bellissimo ragazzo dagli occhi nocciola e dal fisico atletico entrerà in modo dirompente nelle giornate della dolce protagonista, regalandole nuovi sorrisi e nuovi sospiri.
Perché, come disse anche Oscar Wilde, vivere, ma vivere davvero, non è impresa semplice, difatti la maggior parte delle persone si accontenta di esistere.
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