TITOLO: Un nobile orrore
AUTRICE: Rosita Mazzei
EDITORE: Segreti in giallo edizioni
GENERE: Storico, Noir
TRAMA:
Un nobile orrore è un romanzo, o racconto lungo, epistolare dalle tinte noir e di ambientazione storica. Esso è collocato temporalmente tra il 1870 e il 1871 ed è liberamente ispirato alla storia vera di tre serial killers: linglese Jack lo squartatore e gli italiani Antonio Boggia e Vincenzo Verzeni, tutti operativi alla fine dell'Ottocento.
Una giovane donna, Beatrice Ruffolo, tramite missive, racconta la propria vita in un mondo che va avanti sia culturalmente che tecnologicamente, mentre i suoi genitori cercano di convincerla a sposarsi per puro interesse economico.
Tramite le lettere dai vari personaggi veniamo a sapere dei folli delitti commessi in una piccola cittadina italiana, mentre la storia della protagonista si intreccia a fatti agghiaccianti e molto più grandi di lei. La voglia di libertà di Beatrice dovrà fare i conti con una serie di omicidi brutali apparentemente molto distanti dalla sua vicenda personale.
BIOGRAFIA AUTRICE:
Nata a San Giovanni in Fiore (CS) nel 1992, da sempre appassionata di cultura, ha frequentato l’Università della Calabria, dove ha conseguito la laurea triennale in Filosofia e Storia e la laurea specialistica in Scienze Filosofiche, indirizzo storico.
Scrittrice di poesie, racconti e romanzi a carattere gothic-fantasy, scrive anche articoli presso il blog Etere, su Wordpress, che si occupa di arte e cultura. Nel 2018 ha pubblicato il suo primo romanzo, Lady Selene, a tinte noir, in cui unisce i suoi vari amori. Nel 2019 e nel 2020, è vincitrice di alcuni contest letterari e i suoi racconti e le sue poesie vengono pubblicati in alcune antologie con altri autori. Amante di letteratura, in particolare quella appartenente al Romanticismo e al Decadentismo, filosofia e della sottocultura gothic, spesso utilizza il nome di un autore che ama tra i personaggi dei suoi racconti. Dopo uno stage presso un’Agenzia letteraria come editor, ha iniziato a pubblicare articoli per due riviste di cultura e scrittura (Bottega Scriptamanent e DireFareScrivere) appartenenti alla stessa Agenzia presso cui ha svolto lo stage con l’intenzione di diventare giornalista pubblicista.
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